Comune di Sant’Agnello

Lorem ipsum sine quam docet sic

Comune di Sant’Agnello

Storia e tradizioni

Sant’Agnello è un piccolo centro adagiato nella piana sorrentina, compreso tra i comuni di Piano di Sorrento e Sorrento. Le sue case si estendono tra la costa, alta e frastagliata, che si affaccia sul golfo di Napoli a Nord, e le colline che, digradando nel mare sul versante opposto, si riflettono nel mare di Salerno.

Sant’Agnello, anche se è divenuto autonomo solo nel 1866, ha alle spalle una storia antica, che affonda le sue origini nella preistoria; soprattutto lungo la costa, ancora oggi sopravvivono al tempo importanti testimonianze archeologiche fra cui, la peschiera sottostante il promontorio di Punta san Francesco, a cui si accede attraverso un sentiero scavato in parte nel costone tufaceo.

Altre importanti testimonianze del passato, sono la calata a mare de “Il Pizzo”, forse l’ultimo grande polmone verde della penisola sorrentina sottratto alla cementificazione degli ultimi decenni, e l’approdo del Golfo del Pecoriello, un meraviglioso angolo di natura selvaggia dominato dalla splendida villa che fu dello scrittore americano Francis Marion Crawford che scelse di vivere a Sant’Agnello e dove ancora oggi riposa: tutti elementi che testimoniano la presenza di Ville Imperiali lungo il litorale. Anche all’interno notevoli sono i reperti e quindi i segni della colonizzazione romana come l’acquedotto del Formiello che attraversa il territorio comunale collegandosi all’altro più antico proveniente dal Rione Maiano; e poi le cisterne e le fondazioni su cui sono state successivamente costruite le case coloniche.

Intorno al 1770 la Penisola visse un periodo di profondo rinnovamento e di ripresa economica: gli scambi commerciali ebbero un notevole impulso, e molto attiva era anche la cantieristica.

Fu, questo, un periodo di pace e di benessere: accanto alla cantieristica, era fiorente lo scambio commerciale, cui erano collegate molte altre attività artigianali minori; nei capannoni dei rioni, che successivamente avrebbero formato Sant’Agnello, venivano incartate le arance da esportare in tutto il mondo, si costruivano le casse e le prime pagliarelle.

Il 10 dicembre 1865, con un decreto di Re Vittorio Emanuele II, Sant’Agnello divenne comune autonomo e diviso in cinque Rioni: Angri, Trasaella, Colli di Fontanelle, Maiano e San Giovanni e Paolo. Il paese prende il nome dal suo Santo Protettore, Agnello, venerato nella chiesa parrocchiale risalente ad epoca antichissima, più volte ampliata nel corso dei secoli. Il 14 dicembre di ogni anno, giorno che il calendario cattolico, dedica al ricordo dell’abate, nella città di Sant’Agnello si rinnova la tradizione con il pellegrinaggio delle future mamme in attesa.

Una tradizione che si perde nella notte dei tempi e che pare, così raccontano le nonne, dipenda dal fatto che la madre del santo, Giovanna, una nobile napoletana, di origini siracusane, essendo sterile, pregasse costantemente la Vergine Maria affinché le fosse concessa la gioia di diventare madre. La donna, ricevuta la grazia, volle offrire il bimbo alla Madonna e, portato il neonato, che aveva solo 20 giorni, di fronte all’immagine della Vergine, tra lo stupore dei genitori, esclamò: “Ave Maria!”. Da questa storia forse parte l’usanza che lega al culto del santo la protezione delle future mamme, si tratta di una tradizione che si tramanda di madre in figlia e che si è diffusa anche nei comuni limitrofi.

Comune di Sant’Agnello
Piazza Matteotti 25 – 80065 Sant’Agnello (NA)
Popolazione: 9.067 abitanti
Superficie: 4,15 km²

Numeri utili:

Centralino: 081 5332200
Fax: 081 8771226

Sito istituzionale: www.comune.sant-agnello.na.it